Siamo andate a trovare Ornella Costa Correggia che ci ha guidate nell’azienda, ci ha regalato un po’ di poesia e ci ha fatto assaggiare fantastici vini. Il vino che abbiamo assaggiato sa di poesia, profuma di terra e di fiori e alberi, sa di forza e sacrificio, impegno e lungimiranza, malinconia e trasformazione.
Matteo Correggia
Quando nel 1985 Matteo Correggia ereditò l’azienda agricola di famiglia, il boom della viticultura è lontano e alla sinistra del fiume Tanaro si coltivano frutta e ortaggi, accanto alle viti da cui si ricavavano vini destinati a pochi intimi.
Matteo era un giovane agricoltore appassionato che decise che il suo progetto era semplice e per questo non vi avrebbe rinunciato: fare, non solo produrre, vini da ricordare.
La vinificazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, mentre l’affinamento ha luogo negli ampi spazi ricavati sotto la collina, a contatto con le millenarie marne ricche di fossili, che danno l’umidità e la quiete necessarie a coronare il lavoro in vigna e in cantina. (Dal sito ufficiale dell’azienda Matteo Correggia)